La pelle dell'Orso

La pelle dell’Orso 

Come vestirsi nelle attività outdoor

A differenza dell’orso, tutti coloro che praticano attività outdoor devono possedere un corredo completo che li possa PROTEGGERE, MANTENERE CALDI e ASCIUTTI, in ogni attività, situazione climatica e quota.
Per stabilire come equipaggiarci e poter affrontare qualsiasi terreno, temperatura, quota, è necessario comprendere alcuni meccanismi fondamentali del nostro corpo.

Il corpo umano produce calore e lo disperde attraverso i seguenti meccanismi: conduzione, convezione, irraggiamento e evaporazione; la combinazione di questi è nota come Termoregolazione appunto. La termoregolazione è la funzione che il nostro corpo attiva per mantenere la temperatura corporea ottimale. Tale temperatura varia a seconda dell’età e dello stato di forma ed è quella che ci permette la migliore efficienza durante l’attività.

Il nostro corpo lavora per mantenere costante questa temperatura e noi dobbiamo aiutarlo a salvaguardare energia vestendoci o svestendoci di conseguenza.

  • La dispersione di calore per conduzione: avviene per contatto diretto tra corpi o parti di uno stesso corpo che hannotemperature diverse. Il nostro corpo disperde calore cedendolo al capo di abbigliamento con il quale è a contatto. Tale dispersione aumenta in modo proporzionale alla diminuzione della temperatura ambientale. Per limitare questa dispersione è necessario indossare abbigliamento capace di trattenere aria e di conseguenza trattenere il calore disperso.
  • La dispersione di calore per convenzione: avviene quando il fluido d’aria (ma anche acqua) lambisce un corpo caldo; in senso figurato è come se l’aria che ci circonda aspirasse il calore da noi prodotto. Tale dispersione può essere notevole anche a temperature ambientali solitamente definite “calde”. Rende chiaro questo tipo di dispersione il cosiddetto effetto WINDCHILL che determina la temperatura percepita da quella effettiva, per limitare tale dispersione sono necessari elementi guscio protettivi.
  • La dispersione di calore per irraggiamento: avviene per emissione di radiazioni infrarosse, senza che il corpo sia a contatto con alcun fluido od oggetto. È una dispersione che aumenta in proporzione alla diminuzione della temperatura ambientale. Partecipano alla limitazione di questa dispersione tutti i capi guscio che riflettono, seppur non trattenendolo, il calore prodotto.
  • Infine abbiamo il meccanismo dell’evaporazione: è l’unico che permette dispersione anche a temperature sopra i 37° celsius e avviene attraverso la superficie cutanea e per mezzo dell’apparato respiratorio. È un meccanismo che il nostro organismo attua in situazioni di “emergenza”, ovvero quando la temperatura ambientale supera i 37° celsius, oppure, quando è molto elevata la produzione di calore. In questo caso si ricorre alla strategia del togliere.

È evidente che tali meccanismi possono agire in modo combinato: in situazione di riposo(60/70bpm,20°C) la dispersione di calore avviene per il 55% per irraggiamento, un altro 15% tra convezione e conduzione, resta un 30% disperso per evaporazione, che in questo caso avviene principalmente attraverso la respirazione. Nella situazione che riguarda gli sport outdoor queste percentuali possono essere sovvertite.

Ora che conosciamo questi meccanismi è più facile stabilire come vestirsi per affrontare qualsiasi terreno, temperatura, quota.

la pelle dell'orso

L'abbigliamento per montagna completo è così composto:

  • un capo CONFORTEVOLE a contatto con la pelle idoneo a mantenere una condizione di benessere psicofisico rispetto all’ambiente in cui si opera; è il capo che indossiamo a contatto con la pelle e deve perciò mantenere una condizione di benessere psico-fisico, ovvero non deve permettere agli agenti umidità e freddo di compromettere la nostra prestazione. Il capo in questione deve possedere la caratteristica principale di asciugare velocemente e di veicolare verso l’esterno il sudore prodotto: deve essere IDROREPELLENTE.
  • un capo TERMICO che può essere costituito da più elementi e che deve trattenere il calore prodotto dal nostro corpo; ha la funzione di trattenere il calore che produciamo. Può essere composto da più elementi in modo da renderlo modulabile, il tutto con l’obiettivo di creare delle zone d’aria che possano essere scaldate. Sceglieremo gli elementi termici in considerazione del tempo necessario per la fase di riscaldamento per raggiungere la TCO, della temperatura ambientale alla partenza e quella che prevediamo di trovare lungo il percorso (-1°celsius ogni 300mt di quota).
  • un capo a GUSCIO protettivo che non faccia penetrare gli agenti atmosferici e limiti la dispersione del calore prodotto. Ha la funzione di proteggere il nostro corpo dagli agenti atmosferici cercando di mantenere la maggior traspirazione possibile. si tenga in considerazione che il rapporto tra protezione e traspirazione è proporzionale, ovvero se abbiamo necessità di un capo totalmente IMPERMEABILE, probabilmente non avremo una traspirazione sufficiente per un’attività dove produrremo molto calore. Lo strato a guscio, oltre a limitare l’ingresso di pioggia e vento limita la dispersione di calore sia per CONVEZIONE, sia per IRRAGGIAMENTO, quindi lo indosseremo o lo toglieremo anche per modulare e completare la funzione termica.

Ognuno di questi strati ha la funzione di limitare la dispersione di calore; sottolineiamo quanto sia riduttivo dichiarare che per praticare attività all’aria aperta ci si debba vestire a strati. La definizione è evoluta, ogni elemento che compone il sistema offre diverse funzioni ognuna delle quali è volta al mantenimento della temperatura corporea ottimale e quindi della miglior riuscita della vostra attività.